2 Giugno 2018: Castelli, palazzi e oasi nel modenese
Quest anno per
la GBGita siamo stati a Carpi a visitare Palazzo dei Pio, imponente
edificio con secoli di storia. A metà giornata siamo stati accolti
all'Oasi San Matteo (Medolla), dove vengono ricoverate le cicogne e
abbiamo gustato in allegria un ottimo pranzo a base di gnocco fritto e
prodotti tipici. Il pomeriggio poi è stata la bellissima Rocca di
Vignola ad ammaliarci con le sue antiche torri merlate. Tra le vie del
piccolo comune si svolgeva quel giorno anche la festa del più
tradizionale prodotto della zona: la famosa ciliegia di Vignola.
4 Ottobre 2015 altopiano di Asiago
Notte. a casa.
Guarda che stelle!
Notte limpida che porta pace nell'anima. Non siamo i padroni dell'universo, facciamocene una ragione: la pioggia ed il sereno se ne fregano di noi. Questa notte stellata chiude una dolce giornata ad Asiago. Pioggia, sole, temporale, nuvole basse e poi ancora sole, sfacciato, sui boschi autunnali. Come era qui, su queste montagne durante la guerra? Oggi abbiamo cercato di capire, di immaginare, persi qualche volta nell'ovatta delle nuvole che tutto nascondono.
Confini, religioni, economie: quanti pretesti ci sono per fare una guerra?
Ma le montagne, i prati morbidi, i boschi scuri sono come il tempo. Se ne fregano di noi. Essi sono assolutamente sicuri di essere superiori alle umane bassezze. Portano le loro cicatrici con asciutta fierezza, in silenzio, senza rancore. Perenni.
Sono entrata nel forte e subito ho visto le bare di metallo.
Sono uscita a respirare.
Non mi interessa come si è svolta la battaglia. Vorrei invece essere sicura che sia finita e che l'umana follia non si ripeta. Vorrei illudermi.
Posso dire una preghiera sotto le stelle.
Guarda che stelle!
Notte limpida che porta pace nell'anima. Non siamo i padroni dell'universo, facciamocene una ragione: la pioggia ed il sereno se ne fregano di noi. Questa notte stellata chiude una dolce giornata ad Asiago. Pioggia, sole, temporale, nuvole basse e poi ancora sole, sfacciato, sui boschi autunnali. Come era qui, su queste montagne durante la guerra? Oggi abbiamo cercato di capire, di immaginare, persi qualche volta nell'ovatta delle nuvole che tutto nascondono.
Confini, religioni, economie: quanti pretesti ci sono per fare una guerra?
Ma le montagne, i prati morbidi, i boschi scuri sono come il tempo. Se ne fregano di noi. Essi sono assolutamente sicuri di essere superiori alle umane bassezze. Portano le loro cicatrici con asciutta fierezza, in silenzio, senza rancore. Perenni.
Sono entrata nel forte e subito ho visto le bare di metallo.
Sono uscita a respirare.
Non mi interessa come si è svolta la battaglia. Vorrei invece essere sicura che sia finita e che l'umana follia non si ripeta. Vorrei illudermi.
Posso dire una preghiera sotto le stelle.